La Traviata
La Traviata
[melodramma in tre atti | libretto Francesco Maria Piave | musica di Giuseppe Verdi | Direttore: Nicola Paszkowski | Regia e ideazione scenica: Cristina Mazzavillani Muti | Orchestra Giovanile Luigi Cherubini | Coro Lirico Terre Verdine di Piacenza | Maestro del coro Corrado Casati ! Coproduzione Ravenna Festival, Teatro Alighieri Ravenna, Teatro Comunale di Ferrara, Fondazione Teatri di Piacenza]
Gli specchi.
Gli specchi e la luce.
Gli specchi, la luce e la musica sono gli ingredienti che si miscelano in questa Traviata, che la regista stessa descrive come “coraggiosa”.
Il Coro apre l’opera dalla barcaccia, affacciandosi a palchi ornati di piccole luci che scaldano le prime file del teatro. I personaggi compaiono e scompaiono nei chiaroscuri delle scene, si tuffano nel nero dei dubbi e delle paure inseguendo il bagliore di un desiderio, di una speranza.
Luci e specchi disegnano tappeti, stanze fisiche ed emozionali che trasfigurano lo spazio.
Assistiamo, ancora una volta impotenti, al dramma di Violetta ed Alfredo, al loro amore solo a tratti possibile e con loro gioiamo dei baci rubati, fremiamo di sdegno di fronte all’inganno, ci commuoviamo e tifiamo per un lieto fine che non arriva.
Verdi non delude nemmeno questa volta, grazie alla competenza e alla bravura di regista, direttori e interpreti. Il dramma si consuma: Violetta muore, e la musica l’accompagna, amplificata dal riflesso dei grandi specchi che moltiplicano gesti e sentimenti.
Testo e immagini: Serena Groppelli