Terra matta
La commemorazione del centenario della Prima Guerra mondiale rimarca fortemente quanto i conflitti del secolo scorso abbiano la possibilità di ripetersi. È giusto che si delinei un perimetro dal significato chiaro che abbracci questi avvenimenti nefasti: non bisogna dimenticare!
È questo che fa Stefano Panzeri portando in scena Terra Matta, nome dato alla versione accessibile del singolare manoscritto del siciliano Vincenzo Rabito, bracciante agricolo semianalfabeta vissuto nel secolo scorso e protagonista degli eventi narrati in questo suo diario dall’inafferrabile dialetto isolano.
Lo spettacolo, che non delude le aspettative soprattutto di chi conosce il testo da cui è tratto, è andato in scena al Teatro Verdi e racconta solo la prima parte dell’opera di Rabito, quella relativa a «la crante querra», Grande Guerra. Bravissimo Panzeri nella scelta dei passi del testo rappresentati, arguto nel suo fantomatico siciliano, sicuramente solido nel rievocare fatti della Storia e non solo di Rabito.
Una chiara e triste evocazione di quello che tutti immaginiamo possa accadere in guerra ma che soltanto chi ha vissuto in prima persona sa.
Per maggiori informazioni: Teatro del Buratto/Teatro Verdi
Lo spettacolo è andato in scena dal 3 al 6 marzo 2016 presso il Teatro Verdi di Milano.
[dall’omonimo libro di VINCENZO RABITO | adattamento e regia STEFANO PANZERI | con STEFANO PANZERI | luci GIULIANO ALMERIGHI | produzione TEATRO DEL BURATTO]