Stiffelio
Teatro Regio di Parma | Musica di Giuseppe Verdi | Libretto di Francesco Maria Piave | Personaggi/Interpreti: Stiffelio, ministro assasveriano: Ji Myung Hoon – Lina, sua moglie: Alisa Zinovjeva – Stankar, conte dell’Impero: Hayato Kamie – Raffaele, nobile di Leuthold: Gabriele Mangione – Jorg, vecchio ministro: George Andguladze – Federico di Frengel, cugino di Lina: Cosimo Vassallo – Dorotea, cugina di Lina: Lorelay Solis | Maestro Concertatore e Direttore: Andrea Battistoni – Regia e Luci: Guy Montavon – Scene e Costumi: Francesco Calcagnini – Maestro del Coro: Martino Faggiani – Orchestra e Coro del Teatro Regio di Parma | Nuovo allestimento del Teatro Regio di Parma in coproduzione con Opèra di Monte-Carlo
Il Teatro Regio di Parma porta in scena Stiffelio, opera verdiana tra le meno conosciute e rappresentate. Dover mettere in pratica il perdono verso una moglie fedifraga, dopo averlo predicato ai suoi fedeli, è la grande prova cui è sottoposto il pastore Stiffelio. Costumi e scenografia, armonicamente permeati da un clima grigio e austero, danno luogo ad un’ambientazione essenziale dove ciò che guida è la forza dei personaggi.
L’evoluzione delle luci e delle scene segue il dipanarsi della matassa di dubbi e confusione interiore che attanaglia Stiffelio, passando dal grigiore del conflitto tra fede e umano sentimento, al blu notte che avvolge il confronto con la realtà e la vendetta di un padre contro l’amante della figlia. Questo crescendo visivo diventa un naturale prologo al luminoso atto finale in cui la maestosa scenografia mette a nudo la vittoria della fede e l’attuazione del perdono che passa attraverso la difficile rinuncia a scagliare la prima pietra. L’augurio è che Stiffelio non torni a mancare nuovamente dal cartellone per quasi mezzo secolo.
Fotografie e articolo: Alessia Santambrogio