Sasha Walts & Guests | Continu
[Produzione: Sasha Waltz & Guests | Direzione e coreografia: Sasha Waltz | Scene: Thomas Schenk, Pia Maier Schriever, Sasha Waltz | Costumi: Bernd Skodzig | Luci: Martin Hauk | Drammaturgia: Jochen Sandig | Danza e coreografia: Liza Alpízar Aguilar, Ayaka Azechi, Jirí Bartovanec, Justin Billy, Davide Camplani, Maria Marta Colusi, Juan Kruz Diaz de Garaio Esnaola, Luc Dunberry, Edivaldo Ernesto, Delphine Gaborit, Florencia Lamarca, Sergiu Matis, Todd McQuade, Thomas Michaux, Virgis Puodziunas, Sasa Queliz, Zaratiana Randrianantenaina, Orlando Rodriguez, Mata Sakka, Yael Schnell, Xuan Shi, Niannian Zhou | Percussioni: Robyn Schulkowsky]
Uno, due, tanti.
Tamburi, silenzi, respiri e stoffa.
Luce semplice, essenziale, fredda e funzionale.
Grigio, nero, marrone, blu, beige e bianco, pelle e carne.
Non c’è danza senza corpo e non c’è grazia senza dis-grazia, gioia senza dolore, speranza senza paura.
È il “Continu” della condizione umana, cruda e sperduta, viva e ritrovata.
Un’intermittenza di lotta, resistenza e abbandono, attrazione e repulsione.
Un thriller di corpi inquieti, tesi e contesi.
Una carovana orbitante, vitrea e metallica, tra il rallenty e time-lapse.
Monumenti ondeggianti tra pudore e seduzione, divisione e condivisione.
Uomini – e soprattutto donne – meccanici e sincopati, fluidi e ritmati, soli e solidali.
Non c’è bene e non c’è male, ma sottili linee di confine tra natura e cultura, indicare e giudicare, tra osso e clava.
È solo il disegno della danza.
Sasha Waltz si tuffa negli impulsi fondamentali della sua ricerca, scansando l’emotività e la psicologia a favore di un approccio estetico che esplori la danza in sé e nelle sue infinite possibilità di mutamento: il corpo è un dato oggettivo, per la Waltz, che si sviluppa nell’analisi dei rapporti dinamici tra i danzatori della compagnia, nella ricerca di una coreografia delicata e complessa come un ricamo.
Continu si è svolto presso il Teatro Valli di Reggio Emilia domenica 6 ottobre 2013.
Articolo a cura di Matteo Bongiorni | Fotografie a cura di Serena Groppelli