Processo a Pinocchio
“Ok, stai fermo, allontanati e getta a terra l’arma”.
Pino, di professione battitore d’aste, viene trovato sulla scena del crimine con in mano l’arma del delitto, un martello, forse quello che è sempre stato lo strumento del suo lavoro. La vittima è Beppe, suo psicoterapeuta, che percorrendo a ritroso tutta la vicenda, accompagnerà lo spettatore a scoprire la verità sull’accaduto, una verità che solo lui conosce perché custodita dal suo integerrimo segreto professionale. Ad aiutarlo in questa impresa, come se fosse una terapia di gruppo, saranno altri quattro personaggi, tutti presenti al delitto e tutti suoi pazienti.
Troviamo Tina, la moglie insoddisfatta di Pino affetta da un disordine mentale che la porta inconsciamente ad uno sdoppiamento di personalità. Annamara, una prorompente e ninfomane amante, conosciuta per caso durante le aste, ma con la tendenza impulsiva del furto, ovvero una irriducibile cleptomane. Un secondo amante di nome Lucio, magazziniere di Zara, con il vizio del gioco ed infine Fiammetta, mamma di Pino, apprensiva e dominante, desiderosa di vedere il proprio figlio sistemato e pronto per una vita normale. Nonostante l’evidenza, Pino si dichiarerà fin da subito innocente mascherando le sue molteplici identità attraverso continue bugie.
Processo a Pinocchio, può essere considerato uno spettacolo sui generis, surreale e dissacrante, esilarante e drammatico allo stesso momento. Molte sono le analogie con il racconto del famoso burattino di Collodi che s’intrecciano, più o meno evidenti, nella trama di questa originalissima psico-commedia noir nata dalla penna di Andrea Palotto.
Una colonna sonora rigorosamente eseguita dal vivo da Federico Zylka al pianoforte su musiche di Marco Spatuzzi, che alza il livello qualitativo di questa interessante produzione e che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento dell’Oscar Italiano del Musical 2015 per le migliori musiche originali. Uno spettacolo che ha calcato palcoscenici di diversi teatri, off e non, guadagnandosi ovunque vere standing ovation e riuscendo ogni volta a portare il proprio pubblico in un viaggio introspettivo nella psiche umana senza tralasciare veri e propri colpi di scena.
Lo spettacolo è andato in scena il 5, 6 e 7 febbraio 2016 presso il Teatro Blu di Milano.