Un tesoro centenario
Mostra a cura di Vittoria Crespi Morbio | Progetto multimediale e regia video: Vertov | Progetto dell’allestimento: Anusc Castiglioni e Giulia Bonaldi | Progetto grafico: Alizarina | Progetto luci: Massimo Zanelli
La mostra che ha celebrato i 100 anni del Museo Teatrale alla Scala ha avuto un impianto squisitamente multimediale. Attraverso il mezzo video si sono potuti esplorare ed approfondire i contenuti dell’esposizione ed i preziosi documenti originali che la costituiscono: foto, lettere, partiture, manoscritti, solitamente conservati negli archivi e, quindi, non accessibili al pubblico. All’entrata della mostra è stato ricostruito il clima della nascita del museo attraverso foto e filmati della Milano del primo ‘900. Questi sono stati proiettati su due grandi sfondi in tulle che hanno permesso di integrare le immagini in trasparenza con costumi ed arredi d’epoca.
La prima sala è stata dedicata alle persone e ai documenti che hanno portato alla creazione della collezione. Su un grande tavolo gli originali sono stati alternati a copie video che ne hanno permesso l’approfondimento: telegrammi, certificati di donazioni, foto dei fondatori, il primo catalogo che si sfoglia da solo davanti ai nostri occhi.
Protagonista della seconda sala, dedicata a Verdi, alle sue lettere, ai suoi spartiti originali, è stato il manoscritto del “Requiem”. Di fianco al prezioso originale sotto teca, è stata posta una sua copia digitale ed interattiva che ha permesso di esplorare la partitura, ascoltandone la musica. Anche le lettere di Verdi sono state proiettate in un cassetto e la scrittura è stata integrata da immagini, foto e disegni che ne hanno illustrato gli argomenti. E’ seguita la sezione dedicata a Wagner, ai figurini di alcune sue opere. Originali ed immagini video si sono alternati mentre una mano proiettata su un foglio, ha disegnato in time-lapse i costumi.
Nell’ultima sala sono stati raccolti i documenti di alcuni famosi protagonisti del mondo musicale, tra cui manoscritti di Mozart, Beethoven e Bellini e lettere di Berlioz, Cimarosa, Rossini, Paganini, Goldoni e Malibran. Attraverso un’ installazione interattiva, sfiorando la firma di ciascun autore, si sono potute ascoltare alcune parti dei carteggi ed esplorare nel dettaglio la scrittura. La mostra ha utilizzato forme sofisticate di tecnologia fotografica, video e digitale per mettere a disposizione del pubblico, reperti, testimonianze e cimeli tra i più preziosi del patrimonio artistico, musicale e culturale del Museo del Teatro alla Scala, che l’approccio interattivo ha consentito di “sfogliare” con intensa emozione e appassionata partecipazione.
Articolo Luca Scarzella Luca Condorelli | Riprese Luca Condorelli | Montaggio Luca Condorelli e Studio Vertov