LEGO, 14’20’’, Bliss
Lo spazio, il tempo, l’incontro. Sono questi i tre ingredienti principali del coinvolgente spettacolo che ha visto la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto esibirsi sul palco del Teatro Regio di Parma per la rassegna ParmaDanza 2016.
Tre le coreografie portate in scena dalla compagnia con musiche che spaziano da Ezio Bosso fino a Keith Jarrett.
La coreografia che apre lo spettacolo è LEGO di Giuseppe Spota, che, così, racconta la sua creazione: ”Ponti, legami, strade da seguire per cercare se stessi, per cercare amore, amicizia, famiglia, vita. Eventi che stabiliscono unioni, che si trasformano in altri eventi. La necessità suprema ed ineluttabile di camminare, realizzare, mattone dopo mattone, la via da percorrere, di comprendere coloro che ne faranno parte e di raccogliere tasselli senza i quali molti rapporti non sarebbero tali. Ognuno avrà una reazione: chi tornerà indietro e ricomincerà dal punto di partenza, chi si arrenderà e chi deciderà di superare gli ostacoli ricostruendo, coi tasselli trovati, quella strada che tanto appariva insidiosa ed incerta.”.
La seconda coreografia è 14’20” di Jirí Kylián. Il titolo deriva semplicemente dalla durata di questo pezzo e vede in scena due danzatori, un uomo ed una donna. Mostra come la nostra vita sia scandita dal tempo, anche se non si sa esattamente cosa sia concretamente il tempo. Gli uomini creano macchine che misurano il tempo ma diversi filosofi dicono che il tempo non esiste e che sia solo un’invenzione degli esseri umani. Il tempo esiste davvero solo in due attimi: quando si nasce e quando si muore. “Tutto molto semplice, ma anche incredibilmente complicato e, di sicuro, totalmente inspiegabile.”(Jirí Kylián)
Infine, a chiusura della serata, la coreografia Bliss di Johan Inger, su musica di Keith Jarrett, che, come ci racconta il coreografo, “ha ispirato e toccato milioni di persone grazie al suo perfetto tempismo nell’attirare una generazione che si muoveva da una parte all’altra della propria vita. Il mio compito, insieme a quello dei danzatori, è quello di raccontare come ci relazioniamo con questa musica iconica. Nel modo in cui incontriamo questa musica con gli occhi di oggi, è presente una sfida compositiva ed emotiva”.
Come sempre, le coreografie interpretate da Aterballetto hanno saputo mettere in luce l’eclettismo ed il notevole virtuosismo di questa straordinaria compagnia e hanno catturato l’animo del pubblico presente, che ha omaggiato i danzatori con lunghissimi applausi.
Lo spettacolo è andato in scena giovedì 28 aprile 2016 al Teatro Regio di Parma.