La carne che siamo
Progetto artistico di Siel Agugliaro, Chiara Tarabotti, Marika Vistrè | con: Tiziano Ferrari,Valentina Rho, Libero Stelluti, | regia: Chiara Tarabotti | drammaturgia: Marika Vistre | musiche: Maurizio Corbella | light design Emiliano Pascucci | allestimento: Flavio Unia | contributi: Anna Restrelli e Luca Ferrato.
Una consolle, la punta della piramide, che misura il tempo ponendosi al di sopra della narrazione. Una bilancia che disegna lo spazio, e ai due poli opposti, sempre sullo stesso asse: un vegetariana e un carnivoro. Destra e sinistra si comportano come due magneti, polarizzati tra vicinanza e lontananza. Una figura mitologica tra il passato e il futuro ci inquieta, punta noi, spettatori consapevoli della sua onnipresente minaccia. Io scatto, osservo distaccata, lo ammetto: mi preoccupo più della foto che della narrazione e nei miei ricordi si imprime l’annebbiata immagine di una relazione fatta di richieste respinte e tanta, tantissima… verdura. In scena il continuo conflitto tra i due, cattolici ed occidentali, estremi: carnivoro-eccesso e vegetariana-privazione.
Articolo: Camilla Giannelli | Fotografie: Camilla Giannelli e Serena Groppelli
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