Joggi Avant Folk
“Provare per credere!” Sì proprio così, questo è Joggi Avant Folk.
Partiamo dalle nozioni basilari. Italia, Calabria e poi c’è Joggi. Piccola, anzi piccolissima comunità del comune di S. Caterina Albanese di nemmeno 100 abitanti, arroccata sulle pendici di una piccola montagna. In questa ambientazione, dal 16 al 18 agosto scorso si è svolta la XXI edizione dello Joggi Avant Folk. Festival nato nel 1998 grazie ad un gruppo di ragazzi di questo piccolo borgo con l’idea di unire sotto lo stesso progetto musica e altri appuntamenti che spaziano dall’arte alla letteratura, dal cinema al teatro. Così è stato, perché ad oggi, rappresenta una delle esperienze di festival più straordinarie di partecipazione e aggregazione dal basso autogestite esistenti in Italia.
Quest’ultima edizione sottotitolata “No one left out”, ha visto nuovamente un grande successo di pubblico, una line up davvero ricercata e la passione e la solita e apprezzata partecipazione di tutti gli abitanti del piccolo paesino. La cosa incredibile, tralasciando l’aspetto artistico e organizzativo, è vedere come gli abitanti di Joggi, nonostante l’età media decisamente alta, assiste in quei giorni alla trasformazione radicale della loro solita quotidianità, senza grande preoccupazione. Joggi cambia completamente volto, una piazza gremita e festante anima nei giorni del festival questa comunità così mentalmente aperta e disponibile ad accogliere una manifestazione di questa portata.
Come ogni anno, sono state tante le attività che hanno riempito le giornate del festival: spettacoli di narrazione e live painting, lezioni culturali, laboratori di street art, presentazione di libri, clown show, mostre artistiche e fotografiche. Tutte queste interessanti attività hanno fatto da cornice al cuore pulsante di tutta la manifestazione, il programma musicale. Quest’anno infatti, a salire da special guest sul “palco” del festival sono stati i 47Soul, band palestinese di forte richiamo internazionale con la loro musica dalle consolidate radici popolari in particolar modo di ispirazione “Dabke” , danza popolare araba, ma include anche ispirazioni dalle musiche nuziali di quei luoghi. Tutto condito con elementi moderni dai sentori hip-hop, rock e reggae.
In ordine di apparizione poi si sono esibiti Zalles, influente cantautore della corrente arbereshe, Sol Pereyra e Dj Karim. Durante la seconda serata l’originalità delle musiche di Kim Ree Heena, Alessio Calivi nella realtà, musicista polistrumentista, uniscono l’elettronica con rimandi più industriali senza mai abbandonare la più standard “forma canzone”, hanno preparato l’atmosfera per uno dei gruppi rivelazione dell’anno i Pop X. Gruppo musicale e collettivo artistico italiano formatosi a Trento nel 2004 avendo come unico membro fisso il fondatore Davide Panizza. Band musicale dal genere molto vario e poco definito ma di certo sperimentale e avangiardistico. Dentro la loro musica c’è tutto: elettronica, trash anni ’80, punk, testi che sfiorano l’assurdo e tanta tanta creatività. Forse ascoltarli sarebbe la spiegazione migliore, lasciano senza parole.
L’ultima serata poi ha segnato il ritorno di Dario Brunori, cantautore più noto come Brunori Sas che, udite udite, non ci crederete mai, ha passato la sua infanzia proprio qui, tra i vicoli di Joggi. L’accoglienza del suo paese di certo non ha bisogno di descrizioni, lo stesso vale per l’affetto che lo lega a questa piccola comunità che lo ha visto crescere. Quello di Dario non è stato un vero e proprio concerto, ma l’incontro con Franco Arminio, poeta, scrittore e regista italiano e “paesologo” come lui stesso ama definirsi, è stato un modo molto piacevole di trattare temi seri e più leggeri della vita di ognuno di noi, abbinando musiche, tra le più celebri, del cantautore calabrese a testi presi come spunto dall’Arminio. Davvero emozionanti e degne di nota le dediche di Dario alle persone, fisiche, presenti sulla piazza legate a suoi ricordi d’infanzia.
L’atmosfera è stata così suggestiva che sembrava essere ad una di quelle cene di famiglia, come da tradizione. La chiusura del festival è spettata a Colapesce con il suo “L’infedele Tour”. Confermato come uno dei nuovi talenti della musica italiana. Un artista libero che non ama i vincoli e che si diverte a giocare con le forme del pop senza tralasciare qualche spunto sperimentale. Siciliano di origini sta scavalcando a passo svelto le classifiche e la critica conferma sempre di più il suo valore musicale importante e basato su fondamenta umane e professionali importanti.
Tutto questo è stata la XXI edizione delloJoggi Avant Folk.
Per maggiori informazioni: Joggi Avant Folk
Il Festival si è svolto dal 16 al 18 Agosto 2018 a Joggi.
[una produzione Associazione Culturale Joggi Avant Folk]