L’Ispettore Generale
Non ho mica paura… cioè, ne ho, ma solo un pochino…
Mi affaccio per la prima volta alle prove dell’Ispettore Generale a filata iniziata e sento Albertin, sindaco nello spettacolo, pronunciare giusto giusto queste parole. Solo poi capirò quanto siano significative nel raccontare un’umanità compressa nella paura per tutta la durata dello spettacolo nel tentativo di nascondere i propri piccoli e grandi «peccatucci».
La cornice è un bar della Russia zarista frequentato dal sindaco e dal suo entourage di burocrati corrotti, per i quali «la violenza è all’ordine del giorno» seppur «mascherata spesso da bonarietà».
Le loro armi di seduzione sono soldi, tabacco e vodka.
E nel sapere del possibile arrivo di un Ispettore dalla capitale, non a caso la loro decisione è prima di ubriacarlo, e poi ricoprirlo di banconote sporche, come sporchi e meschini sono loro.
Il testo è del 1836, ma talvolta raggiunge picchi di attualità sconcertante. Sia chiaro, nessun riferimento esplicito alla miseria morale dei nostri contemporanei. Michieletto stesso afferma, «sarebbe stato troppo facile» e soprattutto non ce n’è stato bisogno, i nostri giornali vanno ben oltre a ciò che è riuscito ad immaginare Gogol che, in tre ore di spettacolo, ci racconta le puzze, le violenze, ma soprattutto le debolezze di questi personaggi che nel loro squallore, mannaggia a loro, riescono pure a strapparci qualche risata oltre che un briciolo di compassione, attraverso un cast eccellente supportato da una regia a dir poco impeccabile, nella quale echi di regia lirica si fanno sentire con momenti corali dal ritmo e dalla musicalità inaspettati.
L’Ispettore Generale questa settimana sbarcherà a Milano e ci resterà fino al 2 marzo.
A questo punto non resta che andare a vederlo.
Per maggiori informazioni: Teatro Stabile del Veneto
Lo spettacolo andrà in scena dal 18 Febbraio al 2 Marzo 2014 presso il Teatro Grassi a Milano, dal 4 al 9 Marzo 2014 presso il Teatro Limone Fonderie a Torino e dal 12 al 16 Marzo 2014 presso il Politeama Rossetti di Trieste
Crediti dell’Opera | Opera Credits “Una produzione Teatro Stabile del Veneto Teatro Stabile dell’Umbria | autore Nikolaj Vasil’evic Gogol | adattamento drammaturgico Damiano Michieletto | scene Paolo Fantin | costumi Carla Teti | disegno luci Alessandro Carletti | regia Damiano Michieletto | con Luca Altavilla, Alberto Fasoli, Emanuele Fortunati, Michele Maccagno, Fabrizio Matteini, Eleonora Panizzo, Silvia Paoli, Pietro Pilla, Alessandro Riccio, Stefano Scandaletti“
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