Il corsaro
Ultima delle opere messe in scena per il Festival Verdi 2015 sul palcoscenico del Teatro Regio di Parma è Il corsaro, considerata uno dei lavori minori di Verdi, ma non privo di momenti interessanti e spunti raffinati messi in luce dagli eleganti ed espressivi interpreti e dall’appassionante e puntuale regia di Lamberto Puggelli ripresa da Grazia Pulvirenti Puggelli.
Il soggetto de Il corsaro è tratto dal poema The Corsair di George Gordon Byron che venne pubblicato nel 1814 e che, grazie alla sua nota popolarità, non sfuggi all’interesse degli operisti. Prima di Verdi, Giovanni Pacini ne aveva già realizzata una versione nel 1831 su libretto di Jacopo Ferretti.
Il tema del Corsaro aveva già attirato l’attenzione del Maestro in occasione dell’opera da scrivere per il Teatro La Fenice nel 1843, ma venne rinviato due volte il tentativo di affrontarlo, infatti Verdi optò per Hernani per Venezia e per I masnadieri per onorare il contratto con l’editore Lucca per un’opera da rappresentare a Londra nel 1845. Questo soggetto divenne utile per il secondo contratto con Lucca per un’opera da rappresentare in in Italia entro il 1849.
Francesco Maria Piave si occupò della stesura del libretto, molto probabilmente in un lavoro ravvicinato con Verdi a Venezia. Il libretto fu sottoposto a successive elaborazioni, in particolare riguardanti la scena finale.
Piave non seguì l’inglese originale di Byron, bensì la traduzione fatta nel 1824 da Giovanni Nicolini e sicuramente si ispirò anche alla versione teatrale, quella andata in scena circa 25 anni prima in cui il famoso coreografo Giovanni Galzerani introdusse ex novo nel soggetto di Byron la scena di Gulnara e delle odalische a inizio secondo atto e nella quale vennero fusi in uno solo i due incontri fra Gulnara e Corrado, il Corsaro, nella prigione dove quest’ultimo era recluso.
Già nel 1846 nel lavorare con Piave al libretto, Verdi aveva abbozzato qualche scena musicale, ma il resto della composizione, sembrava andare molto per le lunghe, tanto che Piave chiese al Maestro, qualora non avesse intenzione di proseguire il lavoro di cedergli il libretto acquistato nel 1846 e si sentì rispondere: “ Sei diventato matto? o il stai per diventare! Che io ti ceda il Corsaro?… Quel Corsaro che ho vagheggiato tanto, che mi costa tanti pensieri, e che tu stesso ha verseggiato con più cura del solito?!
Alla fine l’entusiasmo di Verdi per Il corsaro non durò molto, anche se portò alla fine il lavoro; probabilmente tra le cause ci furono anche i pessimi rapporti creatisi con l’editore Lucca.
Il Corsaro fu l’unica opera per la quale Verdi si disinteressò della messinscena al debutto, che avvenne il 12 Febbraio 1848 al Teatro Grande di Trieste.
Lo spettacolo è andato in scena dal 14 al 31 Ottobre 2015 per il Festival Verdi 2015.