Sleep Technique

Al Teatro dell’Arte della Triennale di Milano, la Compagnia Dewey Dell ha presentato il nuovo lavoro Sleep Technique.
Lo spunto è la grotta di Chauvet-Pont d’Arc, nel dipartimento francese dell’Ardèche, grandioso esempio di arte primordiale e manifesto dell’iniziale Paleolitico superiore.
La grotta, mostrata in una piantina nel programma di sala corredato da immagini, consta di diverse sale e gallerie chiamate qui camere, luoghi destinati ad usanze culturali e rituali, meravigliosamente riprodotte sulle pareti.
Ripercorrendo all’inverso il percorso della caverna, cioè dall’ultima camera verso l’ingresso, proiettandone la denominazione archeologica usata a guisa di capitoli o atti narrativi, il viaggio intrapreso dai danzatori, Agata Castellucci, Teodora Castellucci, Ivan Björn Ekemark ed Enrico Ticconi, non ha lo scopo di rappresentare il vissuto dei frequentatori della caverna quanto, invece, di simboleggiare un dialogo tra il nostro tempo e quello dell’Homo di 36000 anni fa che si elevava verso altro. Il sottotitolo di questo lavoro è chiaro: “Una risposta alla caverna di Chauvet-Pont d’Arc in Ardèche, Francia”.
Una performance che mostra lati bellissimi della danza che non viene giocata sulla fisicità: in armoniche evoluzioni, i danzatori inarcano il corpo, a evocare la forma della caverna o la sua entrata, dissimulata dalle ombre sullo sfondo, alludendo a una linea del tempo, mai spezzata, che arcuandosi allo stesso modo ne avvicina i lembi del passato e del presente.
In questo artificio ‘spazio-temporale’, segnato ancora una volta dal dosso sul piano del palco, giocano sicuramente un ruolo fondamentale le luci, curate come le scene da Eugenio Resta, e le musiche originali, di Demetrio Castellucci e Massimo Pupillo (conosciuto per gli ZU).
Per informazioni Dewey Dell
Lo spettacolo è andato in scena dal 19 al 20 aprile presso il Teatro dell’Arte de La Triennale di Milano, il 4 Maggio presso il Teatro delle Passioni di Modena e il 7 maggio 2017 presso il Teatro Palamostre di Udine.