Note Noire: A (Gypsy) Winter Recording Studio Session

Qual è il percorso che ha portato alla lineup attuale del gruppo e chi sono i musicisti che fanno parte di Note Noire?
Note Noire è un progetto musicale iniziato nel 2005 da Joris Viquesnel, Tommaso Papini e Mirco Capecchi. Joris è un chitarrista nato e cresciuto a Parigi che ci ha trasmesso subito il suo cosmopolitismo; abbiamo respirato, grazie alla sua presenza, l’aria che ha fatto crescere in Francia in quel momento grandi musicisti come lui, Sebastien Giniaux, Adrien Moignard, Norig, Les Doigt de l’Homme. Nomi pressoché sconosciuti in Italia, ma molto noti agli ammiratori della musica di Django Reinhardt e dei suoi proseliti. E’ forse anche per questa influenza iniziale diretta che Note Noire è un gruppo che risulta non comune sul territorio italiano, per stile ed eclettismo.
Nel 2009, dopo che Joris è tornato a vivere nella sua Parigi, nel gruppo è entrato Roberto Beneventi, un fisarmonicista trapiantato in Toscana dall’appennino emiliano, zona in cui con la fisarmonica non si scherza affatto, innamorato del jazz e della musica di Astor Piazzolla. Roberto si è cucito addosso il gruppo come una seconda pelle. Nel 2011 è arrivato come violinista Ruben Chaviano, grande interprete della musica afro-cubana, che ha dimostrato tutta la sua inesauribile poliedricità. Fanno parte della line up attuale insieme ai fondatori redivivi Mirco Capecchi, contrabbassista jazz di talento, affidabilità ed esperienza e Tommaso Papini, ormai veterano della scena Gypsy Jazz italiana.
Su cosa si fonda il progetto musicale dei Note Noire e come si svolge il lavoro di composizione e arrangiamento dei brani del gruppo?
Siamo stati fortemente influenzati dai musicisti zigani, dal loro modo di portare la musica al pubblico e della loro libertà nell’affrontare repertori estremamente vari, senza la paura di non rispettare etichette. Questo quartetto ha lavorato nel corso degli anni, certo che fosse un suono di gruppo compatto ed amalgamato l’unica etichetta accettabile. E’ un gruppo di quattro persone che si confrontano continuamente senza filtri sia per quanto riguarda le scelte musicali sia organizzative. E’ un gruppo completamente indipendente.
E’ in uscita proprio in questi giorni “Oltreconfine” il nuovo cd che presenterete allo Spazio Alfieri a Firenze la sera di giovedì 8 Maggio. Puoi raccontarci qual è stato il processo creativo che ha contraddistinto questo nuovo lavoro dei Note Noire rispetto ai precedenti?
Dopo aver lavorato a lungo su un sacco di brani di repertorio che adoriamo ci siamo messi in testa di fare un lavoro originale, e dopo esserci misurati con repertori anche molto diversi fra loro, ci sembrava davvero dura trovare una nostra strada compositiva. Infatti è stata dura, ma il risultato ci piace molto. Fondamentalmente ci siamo lasciati andare alle idee più spontanee di ciascuno di noi e le abbiamo masticate tutti insieme con pazienza ed estrema cura.
C’è un brano di questa nuova fatica discografica alla quale siete maggiormente affezionati e perché?
Sicuramente Inverno Gitano, che è stata la prima composizione originale del gruppo nel tempo. Oltre a piacerci molto è stato anche l’apripista per tutto il lavoro che è seguito, il brano che ci ha spinti, appunto, “Oltreconfine”.
Note Noire è molto apprezzato all’estero e voi avete suonato a festival rinomati e calcato palchi prestigiosi come quello della Royal Albert Hall di Londra. Avete già un calendario di concerti per la prossima estate per la promozione del nuovo cd?
Ovviamente il calendario è in continua via di definizione. A Giugno saremo in Austria, a Luglio in Italia, ad Agosto in Svizzera ed in autunno se tutto va bene rispondiamo nuovamente ad un invito della Royal Albert Hall. Fingers crossed!