Norma

L’ormai affermato Enrico Castiglione, impegnato in più fronti della stagione 2015 del Taormina Opera Festival, ha dato vita, per la prima volta al Teatro Greco di Siracusa, alla rappresentazione della nota opera belliniana Norma. Un’opera la cui rigida drammaturgia esige una buona dose di interesse per non risultare ostica così come avvenne alla prima assoluta andata in scena al Teatro alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831 che andò incontro a un disastroso debutto.
La narrazione è nota: i peccaminosi intrighi d’amore fra due sacerdotesse del dio Irminsul, Norma e Adalgisa, e il Proconsole romano Pollione, il quale attrae la giovane Adalgisa e cospira per condurla a Roma senza il suo consenso, dopo aver concepito due figli con la sacerdotessa Norma. Di fronte al tradimento dell’amante, Norma decide di uccidere i loro due figli, ma poi mossa da pietà si sacrificherà per salvarli.
Nella fissità della struttura megalitica si intreccia la mobilità minima delle figure liriche e nella skené risulterà tutto ben amalgamato, anche la presenza sullo stesso piano scenico, inclinato, dell’Orchestra Sinfonica Bellini Opera Festival diretta da Jacopo Sipari di Pescasseroli.
Realistici i costumi, grazie all’espertissima Sonia Cammarata che ha curato così la presenza scenica di lirici di spessore come: Chiara Taigi, soprano nel ruolo dell’afflitta Norma; Piero Giuliacci, tenore nel ruolo del passionale Pollione; nel ruolo della novizia sacerdotessa, il corposo soprano Adriana Damato; il poderoso basso Josè Antonio Garcia nel ruolo di Oroveso, padre di Norma; il tenore e la mezzosoprano Giuseppe Di Stefano e Anna Consolaro nei ruoli di Flavio e Clotilde; il Coro Lirico Siciliano che ha dato grande e solida prova.
A contrastare e dare respiro alla rappresentazione v’è il magnifico sfondo alberato che pare immergere in una barbarica foresta, l’appassionato pubblico distribuito nella grandiosa cavea. Il tutto decantato dall’imbrunire a conferire romanticismo al momento teatrale sull’aretuseo colle Temenite.
Amare l’opera in una cornice d’eccezione quale il Teatro Greco di Siracusa stimola più di un’emozione. Sembra di ritagliarsi uno spazio nel tempo. A provare questa sensazione ha contribuito la scenografia celtica, che ricorda Stonehenge tra dolmen e menhir. Lo sfondo alberato al crepuscolo evoca storicamente luogo e tragedia lirica di Bellini. Non occorrono parole per poter descrivere l’effetto della Casta Diva in una location così composta.
Per maggiori informazioni: Festival Euro Mediterraneo
Lo spettacolo è in scena il 4, 10, 18, 25 luglio 2015 presso il Teatro Greco di Siracusa.