Molière

Inserita nella programmazione del Festival Internazionale Teatro di Immagine e di Figura, “IF”, la pièce di Molière proposta al Teatro Verdi porta con sé il peso di grande aspettativa del pubblico. La Piccola Compagnia della Magnolia, già positivamente recensita per questo lavoro presentato anni fa, cattura con la forza scenica dei suoi comédiens, con lo spirito originario del teatro popolare.
Nell’adattamento del regista Antonio Dìaz-Floriàn c’è la volontà di rendere vivo un grande commediografo attraverso le paturnie e le contraddizioni del protagonista Argan, sempre più Molière e sempre forte fino all’atto finale della sua dipartita.
Lo spettacolo comincia subito dopo l’apertura della sala. La maschera controlla i biglietti ed ecco gli attori-personaggi con i loro voluminosi abiti bianchi schierati e pronti ad accogliere sorridenti il pubblico distribuendo il programma di sala. Poi il buio. Gli attori prendono posizione. Il suono di colpi di tosse, forte, accoglie gli spettatori stavolta nella rappresentazione.
In scena, così, l’ossessione per la medicina e per i medici, tipico di Molière, le trame familiari d’amore e per l’eredità, le chiacchiere e le riflessioni sulla vita.
La comédie di Molière presuppone grande energia e controllo da parte degli attori. Un superbo Davide Giglio, nel ruolo di Argan, rende la narrazione fluida. Così come forte è la presenza di Giorgia Cerruti nei panni della domestica Tonina e che, tra l’altro, ha curato l’importante compito della direzione d’attore.
Unico elemento scenico, una sedia, poltroncina-trono del padrone Argan-Molière. Tutto viene diretto da lì. Anche lo spettatore. Un grande telo rosso sul fondale si pone come limite da cui entrano ed escono i personaggi e oltre il quale c’è chi conduce una vita normale. Altra nota di merito per i costumi, che con la loro mole manifestano quella caricatura comica del teatro popolare e che ben s’accoppiano al semplice trucco di carattere mimico.
La rappresentazione come atto unico ha subito, dopo metà spettacolo e per un breve arco temporale, un lieve abbassamento di tono che comunque non ha intaccato il continuum performativo. In un gioco teatrale di figura come questo sono gli attori a tornare vincitori dalla battaglia tra finzione e realtà. Di certo la loro bravura, la loro performance ha reso omaggio a un grande autore, alla purezza del teatro come rappresentazione della realtà e al pubblico che nel sorriso ripaga soddisfatto.
Per maggiori informazioni: Teatro Verdi – Milano | Piccola Compagnia della Magnolia
Lo spettacolo è andato in scena l’11 e 12 marzo 2016 presso il Teatro Verdi di Milano.