Le nozze di Figaro

Commedia per musica in quattro atti. Libretto di Lorenzo Da Ponte, da La folle journée ou Le mariage de Figaro di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais
Musica di WOLFGANG AMADEUS MOZART
Interpreti: Valeriu Caradja, Nozuko Shaun Teto, Ruzan Mantashyan, Simone Alberghini, Annalisa Stroppa, Barbara Aldegheri. Fumitoshi Miyamoto, Matteo Lippi, Sara De Matteis, Correia Oliveira
Regia: Rosetta Cucchi, Scene: Tiziano Santi, Costumi: Claudia Pernigotti; Maestro del Coro: Corrado Casati; Coro del Teatro Municipale di Piacenza; Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna; Nuovo allestimento della Fondazione Teatri di Piacenza in collaborazione con l’Accademia CUBEC (Centro Universale del Bel Canto); Coproduzione Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Baltimore Opera Theatre.
Mozart, negli anni ’50, ci sarebbe stato benissimo: un piccolo genio irriverente a farsi beffe degli intrighi dell’alta borghesia, a spiarne vizi, debolezze, contraddizioni.
Si rivela particolarmente azzeccata la regia di Rosetta Cucchi, che apre e chiude le porte di un immaginario garage, dalle quali spuntano auto di lusso, camere da letto e boudoir, in un continuo rimando all’eleganza dei film della Hepburn. Ecco che allora Susanna sembra muoversi proprio sul set di Sabrina, tra auto d’epoca e campi da tennis notturni.
Le nozze di Figaro sono così divertenti e così ben eseguite che quattro ore scorrono leggere e la platea sorride nell’ombra. Si torna a casa rasserenati, convinti di sapere finalmente “che cosa è l’amor”, con Figaro e la sua Susanna che ci salutano festanti, appena prima di partire.
testo e immagini: Serena Groppelli