Festival Dei Saraceni (CN)

Il Festival dei Saraceni, giunto alla sua 45^ edizione, da un biennio sotto la direzione artistica di Cinzia Mela, il 2 agosto ha messo in scena nell’oratorio di Sant’Antonio di Pamparato, in provincia di Cuneo, A.M.A. – Alla Mia Anita, presentato da “La Città Invisibile”.
Tra le antiche mura dell’oratorio si sono esibiti l’attrice Eva Beriatu (Anita) e Francesco Di Giandomenico alla chitarra. Lo spettacolo, che contempera recitazione e musica, ha ripercorso a ritroso nel tempo le tappe fondamentali di un rapporto, quello fra Anita e Giuseppe Garibaldi, lasciando intravvedere sullo sfondo del racconto gli eventi storici di cui furono protagonisti. L’amore per il suo uomo combacia con la forza dei suoi ideali politici, l’amato coincide con il suo condottiero: lo spettacolo ritrae così una duplice natura femminea, quella di Ana Maria donna gelosa, passionale, madre e compagna di un uomo, Josè – come lei lo chiamava – e quella di Anita – come lui la chiamava – soldato di Garibaldi, pronta a morire in battaglia, con in grembo l’emblema del suo essere donna.
Il Festival dei Saraceni è proseguito, con il concerto del Sator Duo, il 3 agosto a Bastia di Mondovì – nella Chiesa di S. Fiorenzo, costruita agli inizi del II millennio, con 326 mq. di affreschi realizzati a più mani dalle migliori scuole popolari del XV secolo – e nell’Oratorio di Pamparato il 4 agosto. Il Sator Duo è composto da Paolo Castellani al violino e Francesco Di Giandomenico alla chitarra, musicisti eclettici che spaziano dalla musica antica a quella contemporanea passando attraverso il jazz e l’elettronica. L’approfondita ricerca intrapresa dai due musicisti in ambito storico e musicologico, volta alla riscoperta del patrimonio di danze popolari della tradizione spagnola e sudamericana, ha permesso di selezionare un coinvolgente repertorio, presentato nelle due differenti serate, dai tanghi di Astor Piazzolla a alle danze spagnole di De Falla. Evento collaterale al festival dei Saraceni la mostra di strumenti musicali antichi “Un suono per ogni tempo” con la sonorizzazione originale di Michele Tadini.