Fausts Verdammnis

Fausts Verdammnis (La Damnation de Faust) è stato composto da Hector Berlioz nel 1846 ed è stato portato alla Deutsche Oper Berlin da Christian Spuck, un giovane e promettente coreografo tedesco.
Direttore del Balletto di Stoccarda dal 1998, le sue coreografie hanno avuto molto successo in tutta Europa. Nel 2006 Spuck ha ricevuto il German Dance Prize “Future”. La sua nuova grande creazione “Poppea//Poppea” per il Gauthier Dance di Stoccarda è stata votata come una delle migliori coreografie del 2010. Dal 2012 è il direttore di “Zurigo Ballet” e questa è la sua prima produzione nella capitale tedesca.
Hector Berlioz, con la sua opera, rompe il convenzionale “Faust”, il poema drammatico del 1808 scritto da Johann Wolfgang von Goethe, troppo vasto per essere rappresentato nella sua interezza, ma ne utilizza alcuni spunti per creare una successione di eventi liberi.
La sua intenzione è quella di creare dei “quadri slegati”, ognuno con la propria atmosfera.
Vengono conservati i personaggi principali, quali Faust, Marguerite e Méphistophéles e la vicenda è ambientata in Ungheria, in omaggio alle origini della prima moglie di Berlioz, l’attrice di teatro, Harriet Smithson.
Una grande piattaforma circolare funge da scenografia ed occupa tutto il palcoscenico. E’ inclinata in modo tale da dare la possibilità a cantanti e ballerini di muoversi su essa ed ogni cambio scena è accompagnato da una sua rotazione a 180°. In questo modo si crea un ambiente superiore ed uno inferiore, collegati tra loro da due botole, come fossero quinte sceniche.
Uno spettacolo ricco di spunti, minimale nella sua messa in scena, ma ricercato nei suoi elementi, che stupiscono lo spettatore con effetti speciali, solo in apparenza semplici. Un esempio su tutti, la passeggiata di Marguerite nell’aria “Perduta è la mia pace”. Nel suo dramma si trasforma in un moderno Gulliver nella terra dei Lillipuziani; durante la notte cammina tra le strade di un paese ungherese in miniatura, con piccole case illuminate internamente da una luce, mentre la piattaforma ruota ed il fondale si accende di un cielo stellato.
Marguerite è sola, sedotta ed abbandonata da un uomo corrotto dalla sua stessa vanità. Un dramma antico, ma mai così attuale, in una società moderna che si basa sull’apparire e sull’apparenza.
Per maggiori informazioni: Deutsche Oper Berlin
Lo spettacolo andrà in scena nei giorni 5-8 Marzo, 23-26-29 Maggio e 1 Giugno 2014 presso Deutsche Oper Berlin